I diari della settimana In primo piano

DIARIO DELLA SETTIMANA DAL 15 DICEMBRE

Abolire Frontex

L’Agenzia Europea della Guardia di Frontiera e Costiera, meglio nota come Frontex, è un’agenzia dell’Unione Europea che aiuta gli Stati membri a gestire frontiere esterne dell’UE e armonizzare i controlli alle frontiere.
Nata nel 2004, con 5,6 miliardi di euro di budget fino al 2027, Frontex è la più grande agenzia dell’Unione ed ha alle sue dipendenze oltre 10.000 uomini armati, oltre ad un moderno equipaggiamento tecnico, tra cui navi, aerei, droni, autopattuglie e radar.
Sostanzialmente Frontex è il maggiore strumento per creare la cosiddetta “Fortezza Europa”, ossia uno spazio di libera circolazione di persone, merci e capitali, ma in cui le persone provenienti da Paesi del Sud del mondo non godono di questi diritti e non sono benvenute.
Frontex nella pratica è uno strumento nelle mani dei Governi che vogliono bloccare i flussi migratori verso l’UE, ignorando il principio di non respingimento sancito dal diritto internazionale, e sono disposti ad utilizzare tutti i mezzi a propria disposizione, compresi respingimenti illegali e ogni altro tipo di violazione dei diritti umani.
Da sempre è stata sostenuta economicamente e politicamente dall’Unione Europea, anche se le accuse di violazione dei diritti umani nei confronti dell’Agenzia sono innumerevoli nel corso dei suoi 17 anni di attività.
Nel maggio 2021, Frontex è stata denunciata presso la Corte di Giustizia Europea da una donna e un minore richiedenti asilo, grazie al sostegno di alcune ONG, per le sue azioni risalenti al 2020 nel mare tra la Grecia e la Turchia. L’agenzia è accusata di vari respingimenti illegali di imbarcazioni cariche di migranti verso le acque territoriali turche, durante uno dei quali una persona ha perso la vita.
Nel luglio 2021, il Parlamento Europeo ha pubblicato un report dedicato alle accuse di violazioni dei diritti umani nei confronti di Frontex. In esso, si può leggere che sebbene non siano state trovate “prove conclusive sull’esecuzione diretta di respingimenti e/o espulsioni collettive”, Frontex non ha fatto nulla per prevenire queste violazioni poiché “diversi attori affidabili come organismi e organizzazioni nazionali e internazionali per i diritti umani hanno costantemente segnalato tali violazioni alla frontiera, ma Frontex ha generalmente ignorato tali rapporti”.
Inoltre, nel giugno 2021, la Corte dei Conti Europea, oltre ad avere espresso numerosi dubbi sull’operato di Frontex, che “non sarebbe idoneo a contrastare l’immigrazione illegale e la criminalità transfrontaliera”, ha anche sottolineato come i fondi destinati a Frontex siano “un importo ingente deciso senza neanche accertare di cosa abbia bisogno Frontex per espletare il suo mandato e senza valutarne in alcun modo l’impatto sugli Stati membri”.
Mediterranea Saving Humans
La sede di Frontex è a Varsavia in Polonia

Diario dal 16.12

16 dicembre

  • La Stampa – Ora gli eco-fascisti sfruttano il clima contro i migranti di Francesca Santolini – Le nuove ideologie fasciste sono sempre più caratterizzate da una distorta prospettiva ecologica. Si stanno diffondendo correnti di pensiero reazionario che sono passate dal negazionismo climatico, all’interpretazione strumentale dei suoi effetti, per rafforzare contenuti spesso razzisti.
  • La Stampa – Usiamo in modo più utile i fondi destinati agli F35″ – «Mancano i soldi per curarsi, eppure spendiamo 150 milioni per produrre ogni aereo. Ha senso? Occorre riflettere sui settori in cui conviene spendere le risorse». Papa Francesco: «Le armi non sono la strada». Condividere la proposta di 50 premi Nobel e accademici: tagliare del 2% all’anno nei prossimi cinque anni la spesa militare.
  • Avvenire – Lybiagate, ora Malta si muove di Lorenzo Bagnoli e Nello Scavo – Via libera della Valletta all’estradizione in Italia dell’imprenditore coinvolto nel traffico di idrocarburi. Entra in scena Cosa Nostra: ecco chi sono i clienti dei contrabbandieri che muovono le pedine nel Mediterraneo. Continua l’inchiesta di Avvenire sul traffico di gasolio che vede coinvolta la Guardia costiera libica di Abelrahman al-Milad, detto Bija, secondo le Nazioni Unite, trafficante di uomini.

17 dicembre

  • Corriere della Sera – I volti del naufragio nella Manica di Stefano Montefiori – Gli unici due superstiti del naufragio del 24 novembre nelle acque della Manica sono Mohammed Shekha Ahmad, originario del Kurdistan iracheno, e Mohammed Isa Omar, somalo. Quando il gommone ha cominciato a sgonfiarsi e poi il motore si è fermato, abbiamo chiamato la polizia francese – ha raccontato Ahmad -, e loro ci hanno detto “Siete nelle acque inglesi, chiamate gli inglesi”. Allora abbiamo fatto il 999 e gli inglesi ci hanno detto di chiamare i francesi». A 26 delle 27 vittime finora recuperate, è stato possibile dare un nome ed un volto.
  • Avvenire – Guerra in Yemen, escalation di sangue. La nuova escalation di scontri in Yemen ha già costretto oltre centomila persone a fuggire dalle proprie abitazioni negli ultimi tre mesi, e dato l’evolversi di un conflitto che ha già causato centinaia di migliaia di vittime in quasi sette anni, sono imminenti nuovi sfollamenti di massa.
  • ASGI – Italia e Libia complici di gravi violazioni contro le donne – Dopo anni di maltrattamenti, aggressioni e torture due donne migranti nigeriane hanno fatto ritorno a Lagos dalla Libia, con un volo di rimpatrio volontario. Ma Il rimpatrio non può essere considerato volontario, non viene proposta nessuna alternativa per uscire dalla detenzione e dallo sfruttamento. I rimpatri volontari sono espulsioni «mascherate». Le due donne hanno presentato ricorso contro Italia e Libia al Comitato dell’Onu per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna. Al centro del ricorso le politiche di cooperazione tra Italia, Ue e Libia che bloccano le partenze contribuendo attivamente al mantenimento dello sfruttamento dei migranti.
  • Il manifesto – Deportazioni, respingimenti, cure negate. L’oppressione delle donne haitiane nella Repubblica Dominicana. Le politiche anti-migratorie di Santo Domingo: le migranti incinte «costano troppo allo Stato”. Lungo la frontiera che separa Haiti dalla Repubblica Dominicana sono iniziati i lavori per la costruzione di un muro che, almeno secondo quanto dichiarato dal nuovo presidente dominicano, sarà dotato di sensori di movimento, telecamere biometriche, radar e sistemi a raggi infrarossi.
  • Il manifesto – Con Frontex addio ai diritti umani – Il Politecnico di Torino con il contratto con Frontex (4 milioni di euro) ha abdicato al presunto ruolo di «neutralità del sapere» per sposare quello di servizio della polizia europea di frontiera mediante l’elaborazione di carte e mappe utilizzabili nel controllo e nell’espulsione di migranti e richiedenti asilo.
  • Il Fatto Quotidiano – Migranti, se scampano alla Manica li attende la Guantanamo inglese. Non solo naufragi. Se sopravvivono alla traversata, finiscono in centri senza garanzie di protezione.
  • Avvenire – Cassazione: assolti profughi “ribelli”. Condannati i respingimenti in Libia di Nello Scavo – Due naufraghi erano accusati di essersi opposti alla riconsegna a Tripoli. La Corte di Cassazione ha considerato legittima difesa la condotta dei due migranti che avevano assunto atteggiamento aggressivo verso l’equipaggio per evitare di essere riconsegnate alle autorità libiche. La Corte ha così ribadito il “diritto al non respingimento” verso un “Paese non sicuro”. La decisione contiene affermazioni che, da oggi, sono giurisprudenza. Viene ribadito il “diritto al non respingimento” e, di conseguenza, viene sconfessata la politica messa in atto dall’Italia per la cattura dei migranti in mare per poi essere riconsegnati alle milizie libiche.
    Mediterranea Saving Humans – in due interventi, la nave Sea Eye 4 ha soccorso e tatto in salvo 192 persone

18 dicembre

  • Carta di Roma – La Giornata internazionale del Migrante è stata istituita nel 2000 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La scelta del 18 dicembre si deve al fatto che quello stesso giorno di dieci anni prima (1990) l’organismo aveva approvato la Convenzione Internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, per prevenirne lo sfruttamento e stabilirne le condizioni minime di riconoscimento e accettazione a livello globale. La Convenzione, entrata in vigore nel 2003, non è stata ancora ratificata dall’Italia.
  • Mediterranea Saving Humans – Non vogliamo che questa giornata del migrante sia una banale ricorrenza celebrativa. Oggi, in numerose città italiane ed europee, scendiamo in piazza per porre fine alle politiche dei muri dell’Ue e per chiedere l’abolizione dell’Agenzia dell’Unione Europea Frontex che aiuta gli Stati membri a gestire le frontiere esterne dell’UE e armonizzare i controlli alle frontiere.
  • La Stampa – Piccoli rom nel fuoco della nostra inciviltà di Elena Loewenthal – ieri nel campo rom di Stornara, nel foggese: una bimba di quattro anni e un bimbo di due, cui vorremmo anche soltanto dare un nome perché un nome è la vita, sono morti bruciati sotto la loro baracca, dentro i loro lettini. Proprio nei giorni scorsi (11dicembre) è stato pubblicato su “Avvenire” un appello-denuncia, fra i quali Luigi Manconi, Edith Bruck, Luigi Ciotti, Alex Zanotelli e tanti altri, contro la discriminazione delle persone rom, sinti e camminanti, per liberare le città da pregiudizi ed eterne persecuzioni e soprattutto dall’abisso di un nuovo apartheid.
  • Avvenire – «Schiavizzati nei campi per la salsa più economica» – «Se una bottiglia di passata costa meno di un euro, vuol dire che quei pomodori sono stati raccolti da braccianti trattati come schiavi». «I rom nel foggiano arrivano con viaggi organizzati da bulgari in contatto col caporalato. Due euro per raccogliere 300 chili di pomodori». Le responsabilità dello sfruttamento sono del caporalato, ma anche delle imposizioni della Grande distribuzione organizzata
  • Il manifesto – Motivazioni shock per la condanna a Mimmo Lucano – Per i giudici l’ex sindaco “ha sfruttato l’accoglienza”. Lucano pronto all’appello: “Dimostrerò la mia innocenza. Accuse infondate. Si infanga ancora una volta la mia immagine ma io non voglio che la gente abbia dubbi su di me”.