Comunicati e appelli In primo piano

CANTIERE CASA COMUNE – FAME E SETE DI GIUSTIZIA

Digiuno a Staffetta del Cantiere Casa Comune

Il Movimento Civile Umani per r-esistere aderisce a questo appello e partecipa, invitando tutte e tutti a partecipare, in questa Pasqua 2021.

Di seguito tutte le informazioni:

Ieri abbiamo lanciato la nostra iniziativa Fame e Sete di Giustizia, per ribadire fermamente il nostro impegno a salvare ogni vita umana. Noi del Cantiere Casa Comune ci accodiamo quindi all’inziativa del Digiuno di Giustizia portato avanti da Padre Alex Zanotelli, proponendo un digiuno a staffetta.
Puoi prender parte anche tu al #TempoDelCambiamento.

👉🏽 Qui puoi trovare il Comunicato Stampa e, in basso alla pagina, il calendario per prenotarsi al digiuno e la sezione per firmare l’appello: www.cantierecasacomune.it/fame-e-sete-di-giustizia

👉🏽 Qui invece puoi risentire la Conferenza Stampa in cui abbiamo lanciato l’iniziativa ai giornalisti: www.bit.ly/ConferenzaFameSeteGiustizia

Mostra anche agli altri il tuo impegno!
🌍 Da domani potrai modificare la tua foto profilo Facebook con questa cornice personalizzata. Puoi impostarla semplicemente cliccando su questo link: www.bit.ly/CorniceFameSetediGiustizia
🌎 Il giorno del tuo digiuno infine, non dimenticare di inviare a comunicazione@cantierecasacomune.it una tua foto con cartello e scritta #FameSeteDiGiustizia, oppure di condividerla su Facebook e Instagram taggando @cantierecasacomune

Questo è il Tempo del Cambiamento. Partecipa anche tu!

Cantiere Casa Comune

Riportiamo anche la lettera di Alex Zanotelli:

Stiamo iniziando un tempo che i cristiani chiamano la Settimana Santa, con lo sguardo e il cuore rivolto al Crocifisso.

Su quel Crocifisso, all’entrata del Vaticano, Papa Francesco ha fatto mettere il salvagente di un migrante morto nel Mediterraneo per “ricordare a tutti l’impegno inderogabile di salvare ogni vita umana, un dovere morale che unisce credenti e non credenti.”   Troppi cristiani, che nella settimana santa verseranno lacrime sul Crocifisso, non riescono a versarle sui crocifissi di oggi nel loro calvario sulla rotta sahariana, asiatica, balcanica, centroamericana per trovarsi poi davanti a muri e fili spinati eretti dalle nazioni ricche. Migliaia sono torturati e le donne violentate nei lager libici. Condannati a morte nel Mediterraneo, che è diventato il Mar ‘Nero’, il cimitero dei volti ‘scuri’. 

Siamo indignati di fronte a queste morti nel Mediterraneo (oltre 190 da inizio anno, con una media di 3 al giorno!) che da anni continuano ininterrotamente. Molte navi delle ong bloccate nei porti dalla strategia cinica dei governi che si oppongono a progetti umanitari che salvano vite; dove migliaia arrivano da situazioni drammatiche nei loro paesi attraversando il deserto e approdando nei lager della Libia; spesso respinti dalla guardia costiera libica finanziata anche dall’Italia. La rotta Balcanica dove i profughi del campo di Lipa (Bosnia) vivono una situazione drammatica, costretti a sopravvivere nel gelo e nella neve, frutto amaro della politica migratoria italiana che respinge chi arriva a Trieste dalla Slovenia; la Slovenia li respinge nella Croazia e la Croazia in Bosnia; la rotta delle Isole greche di Lesbo e Chios dove vivono in situazioni disumane profughi provenienti dal Medio Oriente e dall’Asia proprio nei giorni in cui facciamo memoria dei 10 anni dallo scoppio dell’assurda guerra in Siria e dei 5 anni dai vergognosi accordi dell’Unione Europea con la Turchia (6 miliardi di euro!) 

Davanti a questa immane tragedia, da ormai tre anni(2018), è stata promossa l’iniziativa del Digiuno di Giustizia in Solidarietà con i Migranti, che si ritrova ogni primo mercoledi del mese a digiunare davanti al Parlamento. Questa giornata di digiuno è per sottolineare la dimensione politica di questo atto, condiviso anche da parte di religiose/i nei monasteri, di cittadine/i nelle proprie abitazioni e da tanti gruppi che digiunano davanti alle Prefetture della propria città (Firenze, Varese, Verona, Bari…) 

Il Cantiere Casa Comune, per il persistere di queste politiche migratorie razziste, sia italiane che europee, rilancia a tutti il nostro impegno a fianco delle vittime di questo Sistema. 

Invitiamo tutti, credenti e laici, comunità, associazioni, movimenti, a unirsi a noi per rispondere al grido di dolore di tanti fratelli e sorelle migranti sulle rotte mondiali che, dalle periferie del mondo, si muovono verso il sogno di una vita migliore, di giustizia e di dignità.

Chiediamo con determinazione nuove leggi in tema migratorio e di cittadinanza, in Italia e in Europa, capaci di eliminare ogni forma di discriminazione nei confronti dei migranti e dei giovani delle nuove generazioni. Dobbiamo mostrare concretamente più umanità e solidarietà con le vittime di questo Sistema!

Il Cantiere Casa Comune sostiene il Digiuno di Giustizia ogni primo mercoledì del mese e insieme, partendo da Lunedì 29 marzo 2021, inizio della Settimana Santa per i cristiani, lanciamo un digiuno a staffetta che vuole coinvolgere tutti e tutte. Ogni persona, comunità, associazione può iscriversi e partecipare come gesto radicale e nonviolento di difesa della vita e della dignità dei fratelli e sorelle migranti, in opposizione alla sazietà e all’indifferenza di un’economia che uccide e di un mondo che non si lascia più toccare dal dolore e dalle lacrime vere degli ‘scarti’.

Per aderire all’appello come singolo o associazione, gruppo, movimento, parrocchia, famiglia e per iscriverti al tuo/vostro digiuno di solidarietà nel giorno prescelto entra nella pagina: https://cantierecasacomune.it/fame-e-sete-di-giustizia/

Per informazioni e adesioni scrivi a: info@cantierecasacomune.it oppure chiama alla segreteria del Cantiere Casa Comune:045/ 8092390

Per informazioni a Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti scrivi a:  digiunodigiustizia@hotmail.com

 

Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti 

Cantiere Casa Comune 

Alex Zanotelli 

Antonio Soffientini 

Tarcisia Ciavarella 

Mariapia Dal Zovo 

Toni Scardamaglia 

Daniele Moschetti 

Filippo Ivardi Ganapini 

Marco Colombo 

Emilia Gaudio 

Federico Sartori