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Appello per Vicofaro – Lettera per il Sindaco Tomasi

APPELLO PER VICOFARO: con preghiera di diffusione

A seguito dei reiterati attacchi da parte dell’amministrazione di Pistoia nel confronti dell’esperienza di accoglienza di Vicofaro portata avanti da Don Massimo Biancalani, il movimento civile Umani per r-esistere ha lanciato un’iniziativa di solidarietà: una lettera al Sindaco di Pistoia (QUI IL TESTO DELL’APPELLO: https://tinyurl.com/appellopervicofaro ) e un invio di mail individuali (“mail bombing”) a sostegno dello stesso appello, secondo le seguenti modalità:

✍🏽 per SOTTOSCRIVERE ONLINE la lettera indirizzata al sindaco di Pistoia Tomasi, in sostegno di Vicofaro e dell’operato di don Biancalani, FIRMARE QUI: 👉🏽https://forms.gle/ZKAGUiW7XJDcfJYKA
📧 per inviare una mail individuale (mail bombing) in sostegno dell’appello seguire queste istruzioni:
👇🏽
Mail bombing: inviare a sindaco@comune.pistoia.it – OGGETTO DELLA MAIL: Vicofaro è una realtà
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Spettabile Sindaco Tomasi,
Le comunico la mia solidarietà e appoggio all’esperienza di Vicofaro e all’operato di don Massimo Biancalani, invitandola a considerare l’appello qui riportato e sottoscritto da varie firme e associazioni del territorio.
https://tinyurl.com/appellopervicofaro

Vicofaro non è un problema, è una realtà da sostenere e accompagnare.

FIRMA INDIVIDUALE

SEGUE TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA / APPELLO:

 

c.a. Sindaco Alessandro Tomasi

c/o Sede Comunale

Piazza Duomo, 1

51100 Pistoia

Spettabile Sindaco Tomasi,

Le scriviamo come associazioni, realtà di base, singoli cittadine e cittadini che da anni seguono l’esperienza di Vicofaro, alla quale siamo legati da rapporti di collaborazione e amicizia.

Assistiamo ormai da tanto, troppo tempo, a continui tentativi dell’amministrazione e della forza pubblica di ostacolare questa esperienza, mettendo in campo tutti gli strumenti possibili, sia pur legittimi, per tentare di arrivare a un unico scopo: far chiudere l’iniziativa di accoglienza di Don Massimo Biancalani. Negli anni, partendo da una situazione emergenziale, Don Massimo ha cercato di dare una struttura e un corpo solido a un progetto di accoglienza importante, che ha salvato dalla strada tanti “dimenticati”, che si sarebbero altrimenti persi, per andare ad alimentare la platea degli indigenti, quelli che nessuno guarda e di cui nessuno vuole occuparsi, salvo quando sorge qualche problema di ordine pubblico.

Le chiediamo dunque pochi minuti di attenzione per porle delle domande, sulle quali vorremmo poterci confrontare con lei:

        Crede davvero che la Comunità della Parrocchia di Vicofaro e l’operato di Don Massimo Biancalani rappresentino unicamente un motivo di turbamento della pace sociale per Lei e per i cittadini della città da Lei amministrata, e non piuttosto una risorsa e una possibile risposta a tante difficoltà di persone che cercano una collocazione nel nostro territorio?

        Crede davvero che tutti gli esseri umani ospiti della Parrocchia di Vicofaro rappresentino solo un peso, un “problema” da rimuovere, senza proporre alcuna soluzione alternativa che non sia l’indigenza e la strada?

        Crede davvero che tutti i volontari che operano all’interno della Comunità della Parrocchia di Vicofaro e tutte le organizzazioni esterne che la sostengono, quasi sempre lontane dalla città di Pistoia, agiscano senza considerare le difficoltà di Pistoia e dei Pistoiesi?

        Lei si sente davvero esentato, nel suo ruolo di Sindaco,  dal dovere di recarsi sul luogo del “problema” e rendersi conto di persona della realtà di questa Comunità?

Ci auguriamo che ci sia almeno un “No” fra le risposte alle domande che Le poniamo.

Noi invece pensiamo che:

  • la Comunità di Vicofaro rivesta da anni un ruolo fondamentale e insostituibile nel sistema dell’accoglienza dell’area pistoiese e non solo: ha spesso rappresentato una vera e propria alternativa reale a un’assenza di intervento da parte delle istituzioni;
  • la Comunità di Vicofaro sia diventata nel corso del tempo un vero e proprio punto di riferimento per il sistema dell’accoglienza a livello nazionale ed oltre, pur in presenza di problemi e limiti evidenti dovuti in gran parte al grande isolamento sofferto a livello locale;
  • la Comunità di Vicofaro rappresenti l’esempio tangibile che il tema dell’immigrazione non può più essere considerato solo come un’“emergenza”. Se adeguatamente sostenuta l’attività dei migranti ospitati può trasformarsi in una preziosa risorsa per loro stessi e per la comunità territoriale.

Come Lei certamente saprà vari tipi di attività sono sorte nella Comunità: una scuola di Italiano per giovani migranti gestita dai volontari, una sartoria, la presenza di giovani con abilità nel campo della pittura.

Speriamo vivamente che, al di là del periodo pre-elettorale che stiamo vivendo, ci sia la possibilità di instaurare un dialogo costruttivo che, per il bene di tutti, di Pistoia e del suo territorio offra soluzioni concrete e possibilità di consolidamento nella sicurezza e nel rispetto reciproco della straordinaria esperienza di Vicofaro.

 Restiamo in fiduciosa attesa di un suo cortese riscontro