I diari della settimana In primo piano

DIARIO DELLA SETTIMANA DAL 24 FEBBRAIO

L’immigrazione ai margini

L’immigrazione ai margini Nel 2021 le notizie riguardanti le migrazioni sono rimaste ai margini dei principali organi di informazione. Nell’insieme dei quotidiani analizzati da Carta di Roma e Osservatorio di Pavia, è stata accertata una diminuzione del 21% rispetto all’anno precedente. Le notizie, specialmente di quanto succede ai diversi confini dell’Europa, sono sempre più nascoste. Uno degli effetti provocati dall’invasione russa dell’Ucraina è stato il pericoloso azzeramento di ogni altra notizia. A farne le maggiori spese sono le persone che da mesi, molti da anni, sono dovute fuggire dal loro Paese ed ora sono chiuse nei tanti campi profughi e centri di detenzione arbitraria, nell’abbandono più totale. Né giornali, né televisioni, ci dicono delle sofferenze, delle violenze subite in quei luoghi infernali, ugualmente ai confini tra Bielorussia e Polonia, tra Turchia e Grecia, ugualmente nei lager libici, ugualmente di quanto accade nel Mediterraneo tra naufragi e respingimenti verso quei lager. Siamo davvero grati a Nawal Soufi e agli altri operatori di pace e soccorso che, oltre al loro impegno per salvare vite umane, ci danno preziose notizie di quanto vedono e sono testimoni.

Diario dal 24.2.2022

24 febbraio

  • invasione russa dell’Ucraina il manifesto – Si fronteggiano potenze nucleari, salviamo la pace con la pace di Alex Zanotelli – Sempre e solo guerra: quando è che l’uomo rinuncerà alla follia della guerra? È follia l’attacco di Putin contro l’Ucraina, ma altrettanto folle la politica della Nato nell’inclusione dei paesi dell’ex-Patto di Varsavia. La Nato, sorta come alleanza militare dell’Occidente contro i paesi comunisti, non sarebbe dovuta scomparire con la caduta del muro di Berlino? Stiamo supermilitarizzando la Terra che è diventata una discarica di armi. Lo scorso anno la spesa militare mondiale si è aggirata sui duemila miliardi di dollari. E questo riarmo è contagioso. La pesante militarizzazione della Cina sta spingendo ora le nazioni del Pacifico a fare altrettanto: Giappone, Corea del Sud, Malesia e Taiwan. Nel 2020 perfino l’Africa ha già superato i 43 miliardi di dollari in armi. Ma ancora più agghiacciante è la corsa al riarmo nucleare da parte delle grandi potenze, soprattutto Usa, Russia e Cina. L’amministrazione Obama già aveva stanziato mille miliardi di dollari per modernizzare il suo armamentario atomico.
  • Altreconomia – Nuovi affari dell’Italia sulla frontiera per respingere le persone in Libia – Nel 2021 sono state oltre 32mila le persone rintracciate e riportate in Libia. Grosse commesse in arrivo per aziende italiane, altre tre motovedette, apparecchiature informatiche e radio per rafforzare il sistema dei respingimenti “affidato” alla guardia costiera libica.
  • La Stampa – Gli ospiti dimenticati al forum della pace di Luigi Manconi – “Mediterraneo frontiera di pace”. opportunità compromessa dalla scelta di partecipanti e relatori. Solo presuli di Chiese cattoliche, no esponenti dell’ebraismo e dell’islam. Non il cardinale Francesco Montenegro, né le ong, né la Comunità di Sant’Egidio, né la Federazione delle Chiese Evangeliche. Sulle orme di La Pira o di Ruini?
  • Carta di Roma – Su Lighthouse Reports – La Grecia afferma che la sua polizia di frontiera “forte ma equa” nell’Egeo salva vite. Il governo indica il calo dell’80% degli arrivi via mare come prova del suo successo. In realtà, la politica si basa su un regime di detenzione dei richiedenti asilo appena sbarcati nelle isole dell’Egeo e li costringe su gommoni di salvataggio senza motore per poi lasciarli alla deriva verso la Turchia. Questa pratica è stata ampiamente documentata da Lighthouse Reports.

25 febbraio

  • La Stampa L’uomo contro l’uomo non abbiamo imparato la lezione della Storia di Edith Bruck – Non ci sono vincitori, ma il fallimento dell’uomo malato, nemico di se stesso che, a furia di uccidere un po’ muore con le sue vittime. Ma paradossalmente dal male assoluto si impara anche il bene; basta un gesto, uno sguardo per sperare e non farsi avvelenare dall’odio e invocare la pace per chiunque e ovunque.

26 febbraio

  • Ansa – 89 migranti soccorsi sdalla nave Sea Watch4 sono sbarcati a Porto Empedocle e fatti salire su una nave quarantena. Altri 40, tutti minori, sono stati trasferiti in strutture di accoglienza della provincia di Agrigento.
  • Mediterranea Saving Humans – Il nostro aereo Seabird 2 ha avvistato un gommone vuoto e un a nave della cosiddetta guardia costiera libica con decine di persone a bordo.

27 febbraio

  • Nawal Soufi – Studenti africani e altre persone arabe sono bloccate dalle guardie di frontiera perché a loro non spetterebbe il diritto di scappare dalla guerra, superare la frontiera e arrivare in Polonia.
  • ADIF – La doppia morale delle politiche di accoglienza di fronte alle guerre di Fulvio Vassallo. Il 20 per cento degli studenti stranieri in Ucraina provengono dall’Africa. Adesso sono bloccati. Non riescono ad avvalersi delle vie di fuga ancora esistenti per i cittadini di questo Paese, rischiando di non poter ottenere uno status legale di soggiorno ed una qualsiasi assistenza nei paesi dell’Unione europea in cui dovessero arrivare.
  • Mediterranea Saving Humans – al confine dell’Ucraina si sta consumando una tragedia nella tragedia. Studenti e studentesse respinte per il colore della loro pelle.
    Città Nuova – Russia Ucraina, cosa vuol dire No alla guerra? “Siamo sconvolti davanti alla guerra” dice il papa che cita l’articolo 11 della Costituzione italiana. Giorgio Beretta, analista di Opal: in questi ultimi anni il nostro Paese ha venduto, per decine di milioni di euro, sistemi di arma sia all’Ucraina che alla Russia, nonostante l’embargo decretato dopo gli scontri del 2014. Gianfranco Pagliarulo (ANPI): “siamo tutti uniti nel condannare aspramente l’invasione russa, ma c’è chi si mette l’elmetto e chi non se lo mette. L’Anpi e il movimento per la pace non se lo mettono, perché la guerra sarebbe una catastrofe per l’umanità. L’Italia deve stare lealmente e se necessario criticamente nella NATO. Ma le posizioni “fieramente atlantiste” non aiutano. È difficile spegnere un fuoco versandoci sopra benzina”. Una posizione diversa da quella espressa da Enrico Letta, segretario del Pd, secondo il quale è necessario aiutare l’Ucraina a difendersi «fornendole materiale e attrezzature militari che la aiutino concretamente a respingere gli invasori».
  • Nawal Soufi – Diario di frontiera – Questo potrebbe essere un mio ultimo appello per una decina di rifugiati che sono bloccati tra il confine bielorusso-polacco. Oggi, compiono 13 giorni di inferno. Niente cibo, niente acqua, niente di niente e rischiano il congelamento. I bielorussi non li fanno tornare a Minsk e li spingono con violenza verso le guardie polacche, e questi li respingono senza dare loro neanche una bottiglia d’acqua. Spiegatemi perché devo essere arrestata se vado a portare aiuti a loro, e se faccio qualche chilometro più a sud per portare aiuti a chi esce dall’Ucraina, vengo trattata da volontaria esemplare”. Perché? Spiegatecelo per favore.
    Questi bambini potrebbero perdere la loro vita nelle prossime ore o nei prossimi giorni. Abbiamo allertato tutti tutti tutti tutti tutti. La decisione è quella di farli morire lì. Sto facendo l’ultimo disperato tentativo e speriamo bene Ovviamente in tutto questo vi chiederete, ma come sono vivi dopo 13 giorni di inferno? Ve lo spiego in modo molto concreto:
    – acqua piovana
    – foglie degli alberi
    – acqua raccolta a terra dentro contenitori sporchi
    Ma davvero dobbiamo fare differenza tra un bambino siriano e un bambino ucraino?
    Ma quanto schifo facciamo?
    Scusate se sto parlando in questo modo in questi giorni, ma vi giuro che non ci sono frasi adatte da usare per una situazione del genere. Oggi ho fatto partire in modo legale una famiglia ucraina che è salita a bordo di un treno senza pagare il biglietto ed eravamo tutti felici. Il mio cuore scoppiava di felicità perché li vedevo usciti dalla guerra con un documento tra le mani. Ma perché non posso fare questo anche per chi è bloccato tra il filo spinato? Perché?
    Perché ci denunciate da anni per favoreggiamento all’immigrazione clandestina se prendiamo a bordo della nostra macchina un siriano, iracheno, palestine etc…
    Perché’ adesso posso aiutare tutti gli altri senza avere paura? Perché’?
    Come faccio a lasciar morire questi bambini? Vi prego facciamo qualcosa. Stampate le fotografie di questi bambini e mettetele su tutte le ambasciate polacche in Europa.
    Vi prego fatelo non chiedetemi cose surreali. Sono piccoli gesti che possono cambiare la vita di esseri umani. Vi risparmio gli audio dei pianti e dello strazio dei genitori.
  • Questa è la loro posizione attuale:
    —-
    in questo momento stiamo mandando i taxi per soccorrere 12 persone che hanno passato lunghi e difficili giorni tra il filo spinato. Serviranno 3 taxi. Questo gruppo è salvo!

28 febbraio

  • il Fatto Quotidiano – Lo schiaffo di Papa Francesco alla Cei: diserta l’incontro di Firenze e non invia neanche il saluto durante l’Angelus di Francesco Antonio Grana – Bergoglio ha dato forfait al summit dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo, che avrebbe dovuto chiudere domenica 27 febbraio. Una scelta motivata con ragioni di salute, ma in realtà frutto dell’irritazione del pontefice per la presenza dell’ex ministro Marco Minniti presidente della Fondazione Med-Or di Leonardo, tra le maggiori società produttrici di armi.
  • Mosaico di Pace – Non alimentare la guerra con altre armi di Tonio Dell’Olio – non mi pare che si stiano levando voci autorevoli contro la proposta di rifornire di più armi l’esercito ucraino. Tra l’altro, la stragrande maggioranza di quelli che si pronunciano a favore di questa opzione o che l’appoggiano col proprio silenzio, sono gli stessi che applaudono papa Francesco quando dice no alle armi. Favoriamo piuttosto la crescita del dissenso delle popolazioni russe contro il delirio di Putin, isoliamo in tutti i modi l’aggressore, mettiamo in funzione l’utensile delle Nazioni unite, promoviamo e organizziamo una forza di interposizione indipendente, internazionale e nonviolenta ai confini dell’Ucraina ma non rendiamoci colpevoli di aumentare il potenziale di violenza. Non si può dire no alla guerra alimentandola né che è sbagliato uccidere mentre si arma uno dei due combattenti.

1 marzo

  • Internazionale – l’Europa apre le porte ai profughi ucraini di Annalisa Camilli – il 27 febbraio al termine di una riunione dei ministri dell’interno dell’Unione è stato annunciato che Bruxelles potrebbe attivare una direttiva (55/2001) che non è mai stata usata prima per garantire una protezione temporanea ai profughi ucraini per tre anni: in questo modo non sarebbe necessario per loro chiedere l’asilo, ma potrebbero muoversi e lavorare senza problemi all’interno dell’Europa. Il doppio standard dell’accoglienza applicato in base alla provenienza delle persone: – finora i profughi iracheni e siriani che arrivano al confine tra Polonia e Bielorussia sono respinti con violenza dalle guardie di frontiera polacche; – alcuni studenti africani che stavano scappando dall’Ucraina insieme a migliaia di cittadini ucraini hanno denunciato di essere stati respinti e picchiati dalla polizia di frontiera polacca. Invece il 27 febbraio il primo ministro polacco ha annunciato che Varsavia è pronta ad accogliere i profughi ucraini a braccia aperte.
  • Il manifesto – Vaticano in campo per la pace: «Pronti a facilitare il dialogo» di Luca Kocci – domenica scorsa, al termine dell’Angelus a San Pietro, papa Francesco ha richiamato l’articolo 11 della Costituzione: «Tacciano le armi! Dio sta con gli operatori di pace, non con chi usa la violenza. Perché chi ama la pace, come recita la Costituzione italiana, “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”». Il nodo delle armi ha investito anche l’incontro internazionale fra i vescovi e i sindaci del Mediterraneo che si è svolto a Firenze. Fra i relatori invitati dal sindaco di Firenze Nardella c’era anche Minniti, che da ministro degli Interni è stato il promotore del memorandum Italia-Libia per i respingimenti dei migranti e oggi è presidente della Fondazione “Med-Or”, creatura di Leonardo spa, la principale azienda armiera italiana. «Riteniamo che la presenza di Minniti sia fortemente in contrasto con le aspettative delle realtà sociali, laiche o religiose, che operano in difesa della dignità delle persone», hanno protestato decine di preti e associazioni di base, fra cui don Alessandro Santoro della Comunità delle Piagge, il referente di Libera Toscana don Andrea Bigalli e don Massimo Biancalani, il parroco di Vicofaro che accoglie i migranti in chiesa
  • Avvenire – Nuova tragedia nel Mediterraneo – Nove morti e dispersi nel naufragio di un barcone che si è capovolto al largo della Tunisia
  • Corriere della Sera – L’umile sasso serve più delle armi di Dacia Maraini – Ma veramente pensiamo che mandando armi si possano aiutare gli ucraini e fermare Putin? Armi per uccidere, armi che feriranno e distruggeranno. L’argomento è che la resistenza contro un invasore armato fino ai denti non può che essere aiutata con risorse militari. Ma la domanda è: se si accetta la logica delle armi, non si finisce per fare il gioco dell’avversario? Già Putin parla di missili a testata nucleare. Se la scelta è quella di armi contro armi, cosa facciamo, inviamo agli ucraini altri missili a testata nucleare per rispondere a quelli russi?
    Davide, ricordiamolo, non ha impugnato una spada più tagliente di quella del gigante Golia, ma ha scagliato una pietra che l’ha colpito in testa. È lì, proprio nella testa, che cambiano e si organizzano i pensieri. E i pensieri, le parole, il sentimento di giustizia calpestata, sono le armi più efficaci quando la forza bruta pretende di dominare e controllare.

2 marzo

  • Agenzia Dire – Zanotelli contro il Governo: No alle armi. “Folle rispondere con la minaccia delle armi a una potenza nucleare. La sinistra deve dire no agli armamenti, atteggiamento Letta assurdo” come si fa a usare frasi come ‘mettere in ginocchio’ un Paese? Come si fa a chiedere ancora più armi? È un atteggiamento assurdo, incomprensibile, grave”.